Il governo ha stanziato oltre due miliardi di euro con misure su Cassa integrazione emergenziale, sospensione di pagamenti e indennità una tantum per gli autonomi (Consiglio dei ministri, comunicato 23 maggio 2023, n. 35).
Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge per rispondere all’emergenza prodotta dall’alluvione dei giorni scorsi in Emilia-Romagna. Il provvedimento stanzia oltre 2 miliardi di euro per il sostegno alla popolazione e alle imprese colpite dalla grave calamità naturale con misure riguardanti sia il lavoro, sia il fisco, oltre che misure emergenziali per servizi pubblici come la scuola e la giustizia.
Spicca, peraltro, l’entrata in vigore da subito dell’articolo 140 del nuovo Codice degli appalti, relativo alle “procedure in caso di somma urgenza e di protezione civile”, che prevede la possibilità di “disporre l’immediata esecuzione dei lavori entro il limite di 500.000 euro o di quanto indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica e privata incolumità”.
Le misure per imprese e lavoratori
Sul versante degli interventi a favore dei lavoratori, c’è innanzitutto da registrare la possibilità per i dipendenti delle aziende interessate dall’alluvione di accedere alla Cassa integrazione emergenziale con un unico strumento, di nuova istituzione e per tutti i settori produttivi, compreso quello agricolo, fino a un massimo di 90 giorni e fino a un massimo complessivo per questa fattispecie di 580 milioni di euro.
Inoltre, nel provvedimento vi è lo stanziamento di 298 milioni di euro per l’introduzione di un’indennità una tantum, fino a 3.000 euro, in favore dei collaboratori coordinati e continuativi, dei titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale e dei lavoratori autonomi, che abbiano dovuto sospendere l’attività a causa degli eventi alluvionali.
Per il comparto sanitario, è prevista la maturazione, in ragione di un terzo, dei crediti formativi del triennio 2023/2025 relativi alla formazione continua in medicina, per tutti i professionisti che abbiano svolto in maniera documentata l’attività professionale nei territori colpiti dall’emergenza.
A favore dei dipendenti pubblici, si provvede all’equiparazione del periodo di assenza dal servizio al servizio effettivamente prestato che non possa svolgere la prestazione lavorativa neppure attraverso il lavoro agile.
Si mette in campo anche l’intervento rafforzato del Fondo centrale di garanzia in favore delle imprese, con copertura di 110 milioni di euro e aumento della garanzia anche fino al 100%, al fine di agevolare una ripresa quanto più possibile rapida delle attività economiche del territorio, oltre che la concessione di contributi a fondo perduto, per il tramite di Simest S.p.a. e fino a 300 milioni di euro, per i danni subiti dalle imprese esportatrici.
Stabilita anche la creazione di una quota riservata di 400 milioni di euro, a valere sul fondo di cui alla Legge n. 394/1981, dedicata a finanziamenti a tassi agevolati per le aziende, con quote a fondo perduto del 10%.
Le misure per il settore agricolo
In particolare, alle imprese del settore agricolo danneggiate vengono destinati 100 milioni di euro del “Fondo di solidarietà nazionale – interventi indennizzatori”, con l’ampliamento della possibilità di accedere agli interventi compensativi alle produzioni e alle strutture aziendali assicurabili, ma che al momento dell’evento non risultavano coperte da polizze assicurative. Gli aiuti sono concessi a complemento dei risarcimenti del “Fondo Agricat”. Si prevede la possibilità per la Regione compente di richiedere un’anticipazione per erogare le prime risorse, necessarie per garantire la continuità produttiva. Sono inoltre previste disposizioni per il riparto tra regioni e province autonome delle somme per il ristoro dei danni subiti dalle imprese agricole colpite dalla siccità 2022.
Stanziata anche una quota di 75 milioni di euro del fondo per l’innovazione in agricoltura al sostegno di investimenti e progetti di innovazione realizzati da imprese nei settori dell’agricoltura, della zootecnia, etc. con sede operativa nei territori colpiti.
Peraltro, al al commissario straordinario siccità viene attribuito il compito di verificare lo stato di efficienza e manutenzione delle opere di drenaggio delle acque meteoriche realizzate sull’intero territorio nazionale.
Le misure di carattere fiscale
Le imprese si vedono riconosciuta la sospensione, dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023, dei termini relativi agli adempimenti e versamenti tributari e contributivi, inclusi quelli derivanti da cartelle di pagamento, in scadenza a partire dal 1° maggio. La sospensione vale per gli adempimenti verso le amministrazioni pubbliche previsti a carico di datori di lavoro, di professionisti, di consulenti e centri di assistenza fiscale che abbiano sede o operino nei territori coinvolti dagli eventi alluvionali, anche per conto di aziende e clienti non operanti nei territori stessi. Inoltre, viene adottata la sospensione dei pagamenti delle utenze, già deliberata dall’ARERA.
Viene prevista la sospensione, per società e imprese, dei versamenti relativi al diritto annuale dovuto alle Camere di commercio, degli adempimenti contabili e societari, del pagamento delle rate di mutui o finanziamenti di ogni genere.
Viene differito al 31 dicembre 2023 il termine per l’ultimazione degli interventi effettuati su unità immobiliari ubicate nei territori interessati, ai fini del Bonus 110%.
Interventi sui servizi pubblici e sugli enti locali
Infine, il Decreto Alluvioni prevede diversi interventi su servizi di interesse generale e sugli enti locali colpiti dall’emergenza ambientale, tra i quali, ad esempio: il differimento del pagamento delle rate in scadenza nell’esercizio 2023 dei mutui concessi da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ai comuni e alle province interessati; per quel che riguarda la giustizia, il rinvio fino al 31 luglio 2023 delle udienze dei procedimenti civili e penali e la sospensione dei termini processuali e dei giudizi civili e penali nel caso in cui la parte o il difensore siano residenti nella zona colpita dall’ evento alluvionale; un contributo di 8 milioni di euro per il potenziamento e ripristino delle strutture sanitarie delle zone interessate dagli eventi alluvionali; l’istituzione del “Fondo straordinario a sostegno della continuità didattica”, con una dotazione 20 milioni di euro, per la ripresa della regolare attività didattica nelle istituzioni scolastiche dei territori colpiti, e l’istituzione di un fondo pari, per il 2023, a 3,5 milioni di euro, per il finanziamento di interventi manutentivi delle sedi universitarie e a favore del personale docente, tecnico e amministrativo, etc.